LE TERRE DELL'ORO BIANCO

Risalendo i monti che si ergono attorno a Carrara, è facile comprendere perché i greci lo chiamarono marmo, ovvero “pietra splendente”. Più ci si allontana dal livello del mare, più lo spettacolo diventa strabiliante: la luce che emana “l’oro bianco delle Apuane” è incredibile.

Uno scenario tanto surreale quanto seducente: pareti bianche a perdita d’occhio brillano di luce propria, abbagliano, creano miraggi, e sorprendono assieme a profonde ed intricate gallerie che raggiungono candidi templi scavati nella montagna.

Per potervi addentrare in questo magnifico mondo dovrete affidarvi alle sapienti mani di cavedimarmotours.com: un tour operator professionale e specializzato in visite guidate alle cave di marmo. Dopo essere saliti a bordo del fuoristrada, la vostra guida esperta vi accompagnerà in un magnifico ed entusiasmante tour all’interno di alcune cave attive (a pozzo ed a cielo aperto) fino a raggiungere l’altezza di 1.000 metri sul livello del mare.

Se siete deboli di cuore…..preparatevi perché la salita con il fuoristrada sulle strade all’interno della cava è davvero adrenalinica!!

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La magia della cava si rivela come una visione. Si entra nel cuore della montagna per toccare con mano la materia prima prediletta da artisti come Michelangelo e Canova.

Lungo il tracciato dell’ex Ferrovia Marmifera, addentrandosi all’interno di evocative gallerie scavate nella roccia, sarete spettatori esclusivi di un emozionante viaggio storico e scenico alla scoperta della cava, da cui sin dall’epoca pre-romanica si estraeva il marmo bianco di Carrara, uno dei più pregiati, famoso e rinomato in tutto il mondo. Artisti internazionali del calibro di Jan Fabre e Maurizio Cattelan salgono quassù, tra le Alpi Apuane, attratti dal fascino della tradizione e soprattutto dalla qualità sopraffina del marmo, il migliore al mondo per la scultura.

Interessante ripercorrere ed apprendere la storia, le gesta, la forza ed il coraggio dei vecchi cavatori, dei tecchiaioli e dei lizzatori che hanno reso grande Carrara quando il Marmo si lavorava e si trasportava interamente a mano. Prima della costruzione delle strade di arroccamento, quindi fino alla metà del XX Secolo, i blocchi venivano trasportati a valle fino al porto di Luni con il pericoloso metodo della lizzatura, percorrendo la via Carraia sopra carri trainati dai buoi.

Oltre a questi i dettagli tecnici e storici, la guida vi racconterà innumerevoli aneddoti sull’impiego della polvere di marmo che possiamo trovare praticamente ovunque nella nostra quotidianità.

Ricordatevi di portare con voi gli occhiali da sole, la luce del sole che si riflette sul marmo è davvero accecante!

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Terminato il tour, si prosegue alla scoperta dell’altro oro bianco: il lardo di Colonnata.

Conosciuto in tutto il mondo, non ha bisogno di presentazioni ma forse non tutti sanno che il suo particolare sapore è dovuto alla stagionatura che avviene all’interno di  conche in marmo di Carrara. 

Da questo, infatti, si ricavano le conche in cui vengono riposte, a strati alterni, le falde di lardo suino e la salata con gli aromi. Le conche, strofinate con aglio, hanno temperature ed umidità particolari, per cui il prodotto finito ha caratteristiche uniche. La vasca piena viene coperta, controllata periodicamente e poi riaperta circa 6-10 mesi più tardi a stagionatura ultimata. Questo sapiente processo dà alla luce l’oro bianco simbolo del piccolo e delizioso borgo di Colonnata.

Qui la pace regna sovrana e le strette stradine ci riportano indietro nel tempo. Addentrandoci troviamo alcune botteghe che come boutiques espongono il prezioso salume e vi invitano ad una degustazione.

Non allarmatevi la degustazione è “alla buona”: pane & lardo e,  se lo desiderate,  un bicchiere di buon vinello.

Dopo averlo assaggiato, non potrete esimervi dall’acquistarlo per farlo assaporare anche ai vostri cari.

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