Questo viaggio è stato messo a punto come regalo “anticipato” per i miei 40 anni.
Premetto che, di tutti i viaggi fatti sino ad oggi, si possa definire “IL VIAGGIO”.
Il tour è davvero omnicomprensivo in quanto parte da Okinawa, attraversa le isole Yaeyama, per arrivare, passando di meraviglia in meraviglia, fino all’estremo nord del Giappone a Sapporo.
Siete pronti a scoprire questo affascinate viaggio?
Eccone, di seguito, il racconto.
Partenza da Milano Malpensa con destinazione Naha (Okinawa) con sosta di 6 ore a Hong Kong.
Non ti preoccupare non allarmarti, so che una sosta di 6 ore è devastante dopo un volo di 12 ore. Vuoi solo rilassarti e fare una doccia. Non hai nessuna intenzione di stare appollaiato su una sedia dell'aeroporto per 6 ore in attesa della nuova partenza per raggiungere la destinazione finale.
La parola d'ordine è relax, tutto deve essere "easy", siamo in vacanza. Quindi quando arrivi Hong Kong, tutto ciò che devi fare è recarti al Regal Airport Hotel (situato all'interno del gigantesco aeroporto di Hong Kong), salire al 4° piano e andare alla Spa, dicendo che vuoi approfittare del pacchetto per non ospiti dell'hotel. Al costo di € 40 avrai a tua disposizione: una piscina coperta, una piscina all'aperto, sedie a sdraio (dove potrai schiacciare un pisolino), sauna e docce per rilassarti ed iniziare, pieno di energia, il tuo viaggio verso il Giappone.
Finalmente siamo arrivati a Naha, la capitale dell’isola di Okinawa. Qui è possibile assaporare un’atmosfera diversa rispetto a quella del Giappone tradizionale. Sembra davvero di essere al mare, mi ha ricordato un po’ l’atmosfera di Miami Beach. Kokusai (la via principale) è molto viva la sera, con tanti locali e negozietti.
Assolutamente da non perdere la cena al Mercato Makishi. Questo mercato tradizionale del pesce è davvero caratteristico. Al suo interno le bancarelle di vendita fungono anche da ristorantini. Qui potrete degustare un ottimo sashimi accompagnato dalla birra locale Orion. Assaggiate le alghe marinate che vendono: sono davvero deliziose.
La città può essere girata tranquillamente con l’avveniristica monorotaia sospesa che è in grado di portarvi dall’aeroporto al centro in breve tempo.
Lasciamo Naha per dirigerci verso quella che senza dubbio rappresenta il punto più alto di tutto il viaggio: l’isola di Ishigaki.
Ho sempre avuto il “pallino” di visitare un’isola nel mare del Giappone in quanto avevo sentito dire che lì il mare è davvero bello e soprattutto che le spiagge sono poco frequentate.
Mi aspettavo, anche, vedendo le foto sul web, di trovare una graziosa location. Beh, le mie aspettative non sono state deluse, anzi direi che non ho mai visto un posto così fantastico!!!
Per fare una premessa vi dico che sia io che mio marito siamo rimasti a bocca aperta ogni volta che arrivavamo su una spiaggia. Non è possibile che una sia più bella dell’altra.
Sono praticamente deserte, al massimo troverete 3 o 4 persone.
A Kabira, abbiamo fatto l’intero giro dell’isola (circa 1 ora e 30 minuti) ed eravamo sempre completamente soli!!
Da Naha in meno di un’ora di volo arrivate ad Ishigaki.
Vi consiglio di noleggiare un’auto per girare l’isola, è il mezzo migliore. In questo modo inizierete a prendere dimestichezza con la guida dell’auto che vi servirà più avanti nel viaggio.
All’aeroporto vi sono diversi provider per il noleggio auto. Vi ricordo che la guida è a destra e che serve la patente internazionale.
L’isola è molto verde, con una vegetazione tropicale che si staglia imperiosa sull’azzurro limpido della barriera corallina.
Per quanto riguarda il soggiorno ho deciso di evitare le solite strutture alberghiere in quanto volevo un’esperienza il più possibile autentica che mi facesse assaporare il fatto di essere su un’isola tropicale. Per questo motivo ho affittato una capanna su Airbnb. Mai decisione fu più saggia! L’esperienza avuta è stata eccelsa. Dormire in una capanna con tutti i comfort e con dettagli ricercati, sentire la notte tutti i suoni della foresta, e la mattina essere svegliati con una colazione servita in giardino con fiori freschi e con il programma ed il meteo della giornata, davvero non ha paragoni.
L’ospitalità di Miki e Masato è stato qualcosa di eccezionale.
Le spiagge sono davvero sensazionali: sabbia bianca corallina, mare azzurro limpido, acqua sempre calda, natura rigogliosa. A volte è un po’ impervia la strada per raggiungerle ma fidatevi, ne vale la pena!
Come arrivare:
Alla stazione di Hiroshima, prendere il treno della linea JR
Sanyo per 9 fermate e scendere a Miyajimaguchi station (il tragitto ha una durata di circa 30
min). A 100 mt dalla stazione c’è il molo
Miyajima Matsudai Kisen Terminal Ferry dove prendere il traghetto per l’isola
(circa 20 min).
L’isola di Miyajima vanta una storia antichissima che inizia nel periodo Daido (806) quando il monaco Kukai visitò questo luogo durante il suo viaggio di ritorno a Kyoto e, passeggiando tra la natura, percepì una grande forza spirituale e decise di costruire una sala (hondo) sul monte Misen, la vetta più alta dell’isola.
In seguito a Miyajima venne costruito anche il santuario di Itsukushima e da questo momento l’isola divenne un importante centro religioso, meta di imperatori, monaci e fedeli che vi si recavano in pellegrinaggio per pregare.
Oggi l’isola e i suoi tesori rappresentano un patrimonio culturale e storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Sono passati 12 secoli da quando Kobo Daishi (fondatore del buddismo Shingon) giunse qui, ma questo luogo
non ha perso il suo fascino mistico e meraviglioso. Gli alberi altissimi e
fitti sono come dei vecchi guardiani che proteggono i tesori sacri. In questo luogo l’atmosfera è solenne e trasmette un senso di eternità: gli alberi
sembrano custodire una storia millenaria, una di quelle che una volta potevano
essere raccontate solo a chi era disposto ad avventurarsi su per la montagna, fino
all’altopiano dove sorge il tempio.
Questa tappa è assolutamente un must!
Il cimitero Okunoin è uno dei luoghi più spettacolari che possiate mai vedere.
Come arrivare:
Il Monte Koya dista circa 1 ora e mezza da Osaka. E' raggiungibile con i mezzi, ma ritengo che la modalità più facile di accesso sia l'auto.
Se provenite da Hiroshima (e state quindi seguendo il mio itinerario) la migliore soluzione è di volare su Osaka (Kansai) e di proseguire con un auto a noleggio fino al Monte Koya
Magome è una di quelle città che vi farà tornare indietro nel tempo, immaginando il Giappone leggendario dei signori feudali e dei samurai, dove il paesaggio era caratterizzato da verdi valli punteggiate da villaggi tradizionali, montagne e ruscelli tra cui si snodavano tortuosi sentieri. Situata nella valle del Kiso, nella prefettura di Nagano, Magome era una "stazione di posta”, ossia uno di quei piccoli villaggi dove viaggiatori, mercanti e samurai erranti facevano sosta e si fermavano per la notte nelle locande tradizionali. I villaggi erano posti lungo la Nakasendo: l'antica strada che collegava Tokyo a Kyoto.
Magome è una cittadina che vi consiglio assolutamente di visitare se amate le atmosfere magiche e volete avere uno spaccato di quello che era il Giappone di un tempo. Davvero impagabile girare la sera in yukata sulla via acciottolota di Magome!
Per chi ancora non vuole rientrare....è possibile aggiungere a questo itinerario un'estensione in Cina visitando la splendida Hong Kong e la fastosa Macao... (trovate il dettaglio di questo itinerario nella pagina dedicata)
© 2022 Susy Travel tutti i diritti riservati