COSA VEDERE A MAGOME

NAKASENDO:

Se volete calarvi nei panni dei samurai o dei viaggiatori che un tempo si spostavano a piedi da un villaggio all’altro, potete percorrere un tratto dell’antica Nakasendo, partendo da Magome e dirigendovi a nord fino a Tsumago un’altra antica “stazione di posta” del Giappone. Il percorso può anche essere fatto al contrario, da Tsumago a Magome. Vi consiglio di optare per il primo (Magome-Tsumago) in quanto il trekking in questa direzione è molto più facile. Oggi la valle del Kiso è l’unico luogo dove si può ancora camminare su questa via e il percorso è assolutamente non impegnativo: in totale il sentiero è di 8km quindi richiede circa 2/3 ore per essere completato ad un ritmo piacevole. Si dice che nel bosco vi siano gli orsi. Lungo il percorso troverete delle campane che dovrete suonare per tenerli lontano dal sentiero. Credo sia più una simpatica trovata per allietare il percorso. Di orsi non ne ho visto nemmeno l'ombra...
A metà strada troverete una tea house dove il simpatico titolare vi offrirà gratuitamente un the per ristorarvi (ricordatevi di lasciare una piccola offerta in segno di ringraziamento). Potrete inoltre ammirare le cascate chiamate Otaki e Metaki (Uomo e Donna) Falls. Alla fine del percorso sarete giunti a Tsumago un simpatico villaggio in stile tradizionale. Fate un giro del paese e date uno sguardo ai negozietti. Per tornare a Magome potete prendere il bus che in circa 15 minuti vi riporterà al villaggio di partenza.


MAGOME:

Oltre a percorrere il tragitto a piedi, la cittadina di Magome è bellissima da visitare in quanto si è conservata in ottime condizioni nel corso dei secoli, con case tradizionali in legno, alcune delle quali molto antiche, e locande che si fanno spazio tra piccole stradine alberate libere dal traffico di veicoli e dai cavi della corrente elettrica: tutto questo si traduce in un’atmosfera suggestiva che vi permette di vedere com’era il Giappone di un tempo. All’entrata di Magome avrete modo di osservare anche una torretta di controllo in legno e una riproduzione di un “kosatuba” ovvero un avviso per i visitatori della città che nel periodo dello shogunato Tokugawa veniva apposto per indicare le leggi in vigore e le regole da rispettare.